(articolo originalmente pubblicato nel 2013)
In certe culture antiche come ad esempio quella dei nativi americani si credeva che mangiando il cuore del bisonte dopo averlo ucciso e adeguatamente ringraziato per il suo sacrificio, si trasferisse nel proprio corpo il coraggio e la conoscenza stessa di quel bisonte.
La scienza oggi ha dimostrato come le emozioni abbiano degli effetti nella biochimica del corpo arrivando al punto di provocare la malattia. Quando andai ad intervistare il Dr. Filippo Ongaro nella sua clinica trevigiana, rimasi affascinato dal reparto psicologia dove trovavano posto dei computers con avanzati software in grado di registrare tutto quello che avveniva a livello biologico quando il soggetto testato provava “emozioni” di qualsiasi tipo; dalla paura, all’ansia, alla felicità e via dicendo.
In diversi esperimenti sociali si è anche visto come le emozioni forti sono trasmissibili, quasi per contagio a una massa di persone. Paura, rabbia o calma, rilassamento etc. sono stati interiori percepibili all’esterno da altri; ma non solo percepibili, provocano altre reazioni emotive in chi li sente. Esattamente come il cane diventa più aggressivo quando sente nell’altro la paura.
A questo punto non mi riesce poi così strano o assurdo pensare che quando mangio una bistecca, oltre a ingoiare una pericolosa quantità di antibiotici, vaccini e ormoni che vengono somministrati all’animale per impedirgli di soccombere e crescere più in fretta in questi allevamenti intensivi che rappresentano una vera follia in terra (chi ha visto almeno uno dei numerosi documentari girati al loro interno sa di cosa sto parlando), porto dentro al mio corpo anche il terrore, la paura e la sofferenza che quell’animale ha provato. Non è un pensiero fantascientico, non al giorno d’oggi e con le conoscenze di cui si dispone.
Oltre a tutto questo, che sarebbe già troppo, c’è da considerare il mangime che viene dato a questi animali e che non ha nulla a che vedere con ciò che questi animali in natura dovrebbero mangiare. Alle mucche, ad esempio, che sono erbivore, vengono somministrate proteine animali tra cui mangimi a base di pesce. Anche negli allevamenti di pesce finiscono mangimi animali che in natura i pesci non assumerebbero mai (vedere a titolo di esempio il caso dei pulcini maschi).
Già tutti questi elementi sarebbero sufficienti a rendere insensato l’eterno dibattito tra onnivori, vegan e vegetariani; ma evidentemente la forza della propaganda è tale che un gran numero di persone è ancora convinta che l’uomo abbia bisogno di carne rossa per la sua salute e chiunque si dichiara vegetariano o vegan è un maniaco fondamentalista che appartiene a una qualche setta di sciroccati (alcuni si rendono onestamente ridicoli ma al solito le etichette fanno comodo per sparare nel mucchio).
E questo nonostante la letteratura scientifica e quella medica abbondi ormai di ricerche che dimostrano quanto dannose siano per il nostro organismo tutta una serie di proteine animali e come siano correlate con l’incidenza di tumori e malattie degenerative.
Se la ricerca scientifica ha raggiunto da parecchi anni dei risultati concreti e incontrovertibili, per quale motivo circolano un gran numero di “nutrizionisti” che tendono a imbottirti di latte e formaggio o che per farti dimagrire ti forniscono addirittura diete a base di sola carne? Certo dimagrisci ma nessuno ti informa sulle ripercussioni che una dieta simile avrà sulla tua salute. Forse perchè abbiamo ancora in testa il concetto che magro significa automaticamente: “In salute”?
In parte lo spiega lo stesso Dottor Ongaro: racconta infatti che durante l’università gli venivano insegnate certe regole alimentari che poi scoprirà sul campo, nei lunghi anni trascorsi con i medici aerospaziali russi e poi alla Nasa, essere del tutto infondate ma non solo; anche decisamente errate come quelle legate al consumo di calorie.
Mi sembra ovvio che l’industria del cibo, essendo potente, con i suoi interessi possa manipolare la diffusione di informazioni al fine di sostenere l’immenso indotto che produce. Ma è anche vero, che aldilà di qualsiasi posizione fideistica o di stampo religioso, sarebbe sufficiente avvicinarsi alla ricerca scientifica, quella vera, per scoprire come stanno le cose veramente.
Purtroppo, accade spesso che i migliori guardiani del sistema siamo noi stessi e l’incapacità che in certe occasioni abbiamo di vedere il quadro generale concentrandoci soltanto nei dettagli ci impedisce di comprendere l’effetto domino che le nostre scelte o il nostro sistema provoca.
Un quadro generale ben illustrato dal video qui sotto.